…non dimentichiamo la grande ricchezza e varietà del patrimonio di storia e tradizioni dal quale è nato, non per caso, il Brunello di Montalcino.
Il Museo della Comunità di Montalcino e del Brunello nasce nell’anno 2003 nelle antiche stalle della Fattoria dei Barbi, con l’intento di voler tramandare arti, mestieri, e vecchie tradizioni contadine che riportano il visitatore ad un’altra epoca, fatta di duro lavoro, passione e dedizione.
Il Museo raccoglie nelle sue sale l’anima di un paese noto oggi per il suo vino, da sempre protagonista di una storia fatta di tenacia, lavoro, lotta, ma anche gioia di vivere, cultura, rispetto di sé, degli altri e della natura
Oltre 1.500 metri quadrati di oggetti, fotografie, documenti, film tra i quali aggirarsi, da soli o accompagnati dalle guide, per scoprire le ragioni di un mito.
Due sono i percorsi tematici del museo.
Il primo racconta la Comunità di Montalcino prima del Brunello, gli antichi mestieri, la vita mezzadrile.
Il secondo racconta la storia del Brunello di Montalcino spiegando cosa è questo vino, come è nato, chi furono i pionieri, quali sono le lavorazioni in vigna e cantina, infine il terroir di Montalcino e i suoi molti microclimi
Nel Museo del Brunello si trova anche il Labirinto del Brunello: un esposizione di oltre 200 bottiglie delle cantine di Montalcino.
Il Museo, non vuol essere un deposito di utensili agricoli, ma un viaggio all’interno della collettività: si vuole ricostruire, attraverso oggetti di uso quotidiano, il percorso vitale di una generazione ormai perduta.