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TOSCANA

La Toscana è una regione unica al mondo. Culla del Rinascimento italiano, dei geni, dell’arte, famosa per il suo patrimonio culturale e di una bellezza naturale senza pari.

Due, e nettamente differenziati, sono i principali flussi turistici: quello rivolto all'arte, vivace sin dal secolo scorso, che si concentra intorno ai musei e ai monumenti di Firenze, Siena, Pisa e di tante altre città, grandi e piccole (come San Gimignano e Cortona); e quello rivolto alle località balneari, che riguarda particolarmente Viareggio e la Versilia, ma anche le isole dell'arcipelago toscano, come l'isola d'Elba, e il Grossetano, come Porto Santo Stefano, ai piedi del monte Argentario.

L'agriturismo ha avuto un gran sviluppo ultimamente .Gli agriturismi sono il fiore all'occhiello delle strutture ricettive toscane. Spesso ricavati da antichi casolari, sono caratterizzati da un fascino rustico eppure elegante. Al passo con i tempi, la maggior parte degli agriturismi toscani sono dotati dei più moderni comfort. La regione dispone altresì di celebri stazioni termali, a cominciare da Montecatini Terme, in provincia di Pistoia; in espansione il turismo montano nelle zone più elevate dell'Appennino, specie nel centro sciistico dell'Abetone.Protagonista dell'arte e della cultura nazionali in vari momenti del loro lungo evolversi, la Toscana conserva ancora vivi i segni della sua storia; non si tratta di una semplice eredità del passato ma di un patrimonio originario persistente e in grado di rinnovarsi. La regione, infatti, è ancora molto vitale dal punto di vista culturale ed è capace di sfruttare il proprio patrimonio artistico e paesaggistico, senza danneggiarlo, ma rielaborandolo in maniera creativa. Lo conferma anche il fatto che l'UNESCO abbia inserito nel patrimonio culturale dell'umanità ben cinque siti della regione.

La cultura enogastronomia toscana si può definire antica e sapiente, caratterizzata da ingredienti genuini, con i quali vengono preparate svariate ricette. Tra i piatti tipici toscani si ricordano la ribollita (zuppa di pane, cavolo nero e fagioli), le pappardelle al sugo di lepre o d'anatra dell'Aretino, gli gnocchi del Casentino (con spinaci e ricotta), i pici del Senese, la panzanella, e ancora quelli a base di pesce della costa tirrenica (celebri il cacciucco e le triglie alla livornese). Fra i secondi dominano la selvaggina (come il cinghiale, preparato alla cacciatora, in umido ecc.) e le carni: particolarmente note sono le fiorentine (bistecche di manzo con l'osso) alla brace.

Spesso accompagnati dal caratteristico pane senza sale e dalla crosta spessa e dall'olio extravergine d'oliva, sono i salumi (prosciutto e salsicce, ma anche finocchiona, biroldo, soprassata). Straordinari sono anche i vini, cui sono dedicate più di dieci strade tematiche: si va dai blasonatissimi DOGC Brunello di Montalcino, Chianti, Carmignano, vino Nobile di Montepulciano, Vernaccia di San Gimignano ai numerosissimi DOC, quali l'ansonica, il bianco di Pitigliano, il Colli dell'Etruria Centrale, l'elba, il montecarlo, il morellino di Scansano, il rosso di Montalcino, il rosso di Montepulciano, il san gimignano, il sant'antimo, il bianco vergine della val di Chiana. Una menzione a sé meritano sia il vin santo, liquore ottenuto da uve passite, ideale da fine pasto, sia il meno noto alchermes, dal vivace colore rosso, usato ancora oggi in pasticceria.

Fra i numerosi prodotti DOP si possono citare il formaggio pecorino toscano, il prosciutto toscano e la farina di neccio della Garfagnana. Il marchio IGP è stato attribuito, fra gli altri, all'olio di oliva Toscano, al marrone del Mugello, al farro della Garfagnana e al lardo di Colonnata.

Nobile di Montepulciano DOCG

Il 1 luglio 1980 il Nobile è divenuto il primo vino in Italia a potersi fregiare delle fascette della Denominazione di Origine Controllata e Garantita (D.O.C.G.), che lo ha classificato tra i vini più prestigiosi nel nostro Paese e nel mondo.

Rosso di Montalcino DOC

Montalcino, terra votata alla qualità, non si limita al Brunello nel campo dei vini di pregio. Forse per questo, per la prima volta in Italia, ai produttori di questa zona è stato concesso di ottenere, dagli stessi vigneti, due vini a denominazione di origine in base a precise valutazioni tecniche:

S. Gimignano D.O.C.

Da secoli si produce vino a San Gimignano e non solo Vernaccia. Anzi, la produzione di vino rosso è sempre stata molto significativa. Le fattorie di San Gimignano da sempre sono note ai commercianti di vini per la qualità ed il carattere dei vini rossi prodotti.

Sant'Antimo D.O.C.

La Denominazione di Origine Controllata Sant'Antimo è nata dalla volontà dei produttori di qualificare tutta la produzione vinicola montalcinese. Questa denominazione infatti consente di collocare i vini diversi dal Brunello, dal Rosso e dal Moscadello, che nascono a Montalcino.

Sassicaia

Intorno agli anni quaranta il marchese Mario Incisa della Rocchetta, grande esperto di cavalli e grande appassionato di vini francesi, importò dalla tenuta dei Duchi Salviati a Migliarino alcune barbatelle di cabernet sauvignon e di cabernet franc.

Vernaccia di S. Gimignano D.O.C.G.

Nessun vino italiano può vantare una storia lunga secoli come la Vernaccia di San Gimignano. Alla fine del Duecento appare in Europa sulle mense dei re, dei papi, dei ricchi mercanti. E’ un vino bianco, il colore della regalità.

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