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PIEMONTE

Il motore economico d'Italia con una potente attività produttiva in tutti i settori. Una regione che unisce natura, cultura e storia, famosa per la sua ampia offerta enogastronomica.

Culla dello Stato italiano, della grande industria, del miracolo economico, il Piemonte non ha però perduto, e anzi sta potenziando, il ruolo fondamentale di collegamento transalpino in direzione del resto d’Europa.

Pianura o montagna? Anche se il nome della regione, Piemonte, vuol dire «ai piedi dei monti», la regione si estende per tre quarti in aree occupate da rilievi alpini e prealpini: solo il resto è davvero ai piedi dei monti ed è costituito dalla parte occidentale della Pianura Padana. Il Monviso, il versante piemontese del Monte Rosa e gli altri spettacolari rilievi offrono paesaggi di singolare bellezza; numerosi sono anche i comprensori sciistici, tra cui la Via Lattea e il Sestriere, che accolgono con le loro modernissime attrezzature gli appassionati di sport invernali. Sullo sfondo delle Alpi si aprono grandi e pittoresche vallate, tra cui la Val di Susa, la Valsesia e la Val d’Ossola.

Ben diverso ma altrettanto caratteristico è il panorama delle Langhe e del Monferrato: un susseguirsi di colline coltivate a vigneti, punteggiate di borghi e castelli. Nella cucina piemontese si ritrovano influssi provenienti dalla vicina Francia.

Fra le specialità regionali, oltre alla nota fonduta (diffusa anche in Valle d'Aosta e Lombardia), si segnalano la paniscia, a base di riso, i tajarin (tagliatelle molto diffuse nelle Langhe) e la bagna cauda, intingolo per tipiche verdure crude piemontesi, come cardi, sedani, peperoni ec. Di origine contadina, sono le numerose zuppe.Quanto ai vini, basta l'eccezionale numero di etichette DOC (come il nebbiolo d'Alba, freisa, grignolino) e DOCG (barolo, barbaresco, gattinara, ghemme, gavi), insieme con spumanti dolci (moscato d'Asti) e secchi e con grappe a documentare una produzione di altissima qualità, che ha nelle Langhe e nell'Astigiano le patrie d'elezione.

Barbaresco DOCG

Le origini di questo vino aristocratico si fondono a leggende di varia origine: alcuni narrano che i Galli siano giunti in Italia perché attratti dal vino di Barbaritium, di eccellente qualità mentre altri sostengono che il Barbaresco derivi il suo nome dai popoli barbari che causarono la caduta dell’Impero romano.

Barolo DOCG

È il grande vino italiano per eccellenza, ottenuto da uve Nebbiolo in purezza. Nasce nel cuore delle colline di Langa, a pochi chilometri a sud della città di Alba

Dolcetto d'Alba D.O.C.

Tra tutte le denominazioni Dolcetto, che in Piemonte sono ormai tredici, quella di Alba è la più conosciuta e la più consistente in termini di bottiglie prodotte ogni anno.

Langhe DOC

Il Langhe è una denominazione di tipo territoriale e trae la sua giustificazione da quella saggia pratica tradizionale che porta i viticoltori di Langa e Roero a selezionare nel vigneto la produzione a seconda della qualità dell’uva.

Nebbiolo d'Alba DOC

Il Nebbiolo è una delle varietà di vite che accomuna le sorti produttive delle colline alla destra e alla sinistra del fiume Tanaro e il Nebbiolo d’Alba è l’esempio tangibile di questa comune vocazione alla qualità la sua zona di origine, infatti, si estende sul territorio di 25 Comuni situati su entrambe le sponde.

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